Oltre l’obiettivo

Oltre l’obiettivo
in collaborazione con Associazione “Il Ponte del Sorriso onlus” e Fondazione “Gerli-Arioli” di Gavirate
Con il patrocinio del Comune di Gavirate
con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus – “30 giorni per donare”

Il tema del progetto era legato all’idea che, per raggiungere i propri obiettivi, sia necessario impegnarsi ed essere pronti a “fare sacrifici”, nella convinzione che anche il percorso faccia parte dell’esperienza di crescita. In quest’ottica, la meta prefissata non era fine a sé stessa, ma apriva la strada a molto altro.
La parola “sacrificio” deriva dal latino “sacrum facere”, nel significato di “rendere sacro”: il sacrificio nobilita e rende prezioso e imprescindibile lo sforzo che si compie per raggiungere la meta.
Il progetto si è svolto in due fasi.
La prima ha avuto la sua realizzazione con l’incontro tra gli adolescenti e il campione sportivo Gabriel Soares – vincitore della medaglia d’argento di canottaggio alle Olimpiadi di Parigi 2024 – che, presso l’Auditorium di Gavirate ha incontrato 200 adolescenti sul tema dell’importanza di impegnarsi con serietà e determinazione.
Il campione azzurro, che risiede a Besozzo (Varese), è un esempio sano di come si possano raggiungere obiettivi altissimi attraverso appunto la fatica e il sacrificio. All’incontro, che è stato moderato dal giornalista Antonio Triveri, caposervizio della redazione Sport del quotidiano La Prealpina, ha partecipato anche il professor Silvano Danzi, coach di Pietro Arese, finalista nell’atletica leggera alle Olimpiadi di Parigi, che ha portato la sua interessante esperienza come allenatore ed educatore. Il giovane pubblico è intervenuto in modo attivo con domande e proposte, e il Junior Coro Valcuvia – composto da 15 adolescenti impegnati nel mondo della musica – ha accolto l’atleta intonando l’Inno d’Italia e sottolineando con la musica i momenti salienti dell’incontro.
All’’evento, del tutto gratuito, sono stati invitati non solo gli adolescenti, ma anche genitori, educatori, docenti, allenatori, e tutti coloro che erano interessati a riflettere sulla provocatoria domanda “A cosa serve fare fatica?”.
Al termine della serata, per chi lo desiderava, oltre che alla foto ricordo con il campione olimpico e al rito degli autografi, per gli adulti è stato possibile lascare una donazione per “30 giorni per donare”, attraverso cui la Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus raddoppia le donazioni per il progetto.
Nella seconda parte l’Associazione Culturale Valcuvia APS ha sostenuto un corso di Coreografia per i circa 40 bambini e ragazzi dei Piccoli Cori Valcuvia. Durante i mesi di dicembre 2024 – aprile 2025 tutti coristi del Piccolo Coro (6-11 anni) e del Junior Coro (12-16 anni) hanno seguito, con impegno e costanza, le lezioni di Coreografia, tenendo fisso l’obiettivo di imparare a vivere il proprio corpo per esprimersi. Questo obiettivo è stato ulteriormente superato perché i giovani coristi mettendo in scena un breve spettacolo presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Del Ponte di Varese (coristi over 11 anni) e presso una RSA di Gavirate (coristi under 11) si sono resi conto che grazie all’impegno e alla fatica hanno saputo mettere a frutto il loro talento a servizio della Comunità.
Così si è realizzato in toto il tema del progetto, andando “oltre l’obiettivo”, superando, cioè, le proprie aspettative.
L’obiettivo principale del progetto è consistito nel favorire e consolidare nei bambini e nei ragazzi dei cori la consapevolezza che attraverso il sacrificio e l’impegno si possono raggiungere risultati che vanno oltre il fine preposto inizialmente, andando quindi “oltre l’obiettivo”.
In particolare, gli obiettivi che il progetto ha centrato sono:
– migliorare la consapevolezza di sé, sviluppando le potenzialità individuali
– sviluppare capacità di mettersi in gioco e dell’autostima
– scoprire e riconoscere le proprie emozioni
– valorizzare la fantasia e l’immaginazione
– manifestare l’espressività attraverso il gesto e la voce
– mettere i propri talenti a servizio degli altri
– favorire la socializzazione nel rispetto reciproco
– scoprire e sviluppare le potenzialità creative individuali
– sviluppare l’attenzione e la concentrazione
– sviluppare capacità di relazione
– portare gioia attraverso il canto e la sua interpretazione coreografica in ambienti diversi, in particolare nella RSA di Gavirate e nel reparto pediatrico dell’Ospedale “Dal Ponte” di Varese.
IL PROGETTO NEI DETTAGLI
Dal 14 dicembre 2024 al 13 aprile 2025 i 25 bambini del Piccolo Coro Valcuvia (dai 6 agli 11 anni) e i 15 ragazzi del Junior Coro Valcuvia (dagli 12 ai 16 anni) hanno seguito in modo continuativo le lezioni della Dott.ssa Federica Rini, cantante e performer di Musical, diplomata alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna e al Conservatorio di Como.
Le lezioni hanno avuto lo scopo di formare i coristi che hanno incominciato a prendere consapevolezza del loro corpo, sviluppando qualità coordinative e di interpretazione, non solo migliorando le performance davanti al pubblico, ma anche e soprattutto per una completezza formativa nell’interpretazione dei brani.
Hanno preparato, in particolare, le coreografie di 5 canzoni.
Il Piccolo Coro e il Junior Coro, che hanno lezione in giorni diversi della settimana, hanno avuto la possibilità di seguire 10 lezioni per gruppo (in totale 20 lezioni della dott.ssa Rini) di circa 90 minuti l’una.
Al termine del percorso (che durante questi mesi è stato comunque affiancato dal normale lavoro sul canto), si sono preparati per condividere quanto imparato: sabato 12 aprile, i ragazzi del Junior Coro hanno portato la gioia e la passione del canto presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Del Ponte di Varese, in collaborazione con l’Associazione “Il Ponte del Sorriso Onlus”, mentre domenica 13 aprile i bambini del Piccolo Coro, accompagnati anche dai piccolissimi coristi del Baby Coro Valcuvia (3-6 anni) hanno tenuto un piccolo concerto presso la RSA “Fondazione D. Bernacchi-Gerli-Arioli” di Gavirate, intrattenendo gli anziani ospiti con la loro freschezza e disinvoltura.
L’ACV, essendo un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, ha creato attorno a sé in questi anni una rete di persone che si sentono coinvolte in modo attivo nello svolgimento di attività culturali di vario genere.
Il progetto “Oltre l’obiettivo” ha coinvolto 56 bambini e ragazzi dei Piccoli Cori Valcuvia, che assieme i loro genitori e i loro parenti, formano una numerosa comunità che ne ha tratto un grande beneficio.
Inoltre, i luoghi dove si è svolta la parte finale del progetto – la RSA “Fondazione D. Bernacchi-Gerli-Arioli” di Gavirate e il reparto pediatrico dell’Ospedale Del Ponte di Varese – hanno coinvolto gli ospiti delle due strutture e le loro famiglie, assieme ai volontari dell’Associazione “Il Ponte del Sorriso Onlus” e i membri della “Fondazione D. Bernacchi-Gerli-Arioli” di Gavirate, con i quali è stata condivisa la gioia della musica.
Il volontariato è parte fondante della nostra Associazione. Oltre ai membri del Direttivo, che si occupano in modo costante dell’organizzazione degli eventi, non possiamo non citare lo staff maschile sempre a disposizione per la parte pratica e logistica, e lo staff femminile, che permette la perfetta riuscita delle iniziative grazie alla quantità e alla qualità del tempo dedicato ai nostri progetti.
Una rete di volontari che collaborano con questo progetto comprende anche chi si occupa delle pratiche burocratiche e degli allestimenti in loco.



